Elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi

https://youtu.be/qMk5eh8Wtv8

“Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo. Non dico ciò in quanto se tu li vedi o gli odi, sempre ti rallegrano; ma intendo di essi medesimi in sé, volendo dire che sentono giocondità e letizia più che alcuno altro animale. […]Per ogni diletto e ogni contentezza che hanno, cantano; e quanto è maggiore il diletto o la contentezza, tanto più lena e più studio pongono nel cantare. E cantando buona parte del tempo, s’inferisce che ordinariamente stanno di buona voglia e godono. E se bene è notato che mentre sono in amore, cantano meglio, e più spesso, e più lungamente che mai; non è da credere però, che a cantare non li muovano altri diletti e altre contentezze fuori di questa dell’amore. Imperocché si vede palesemente che al dì sereno e placido, cantano più che all’oscuro e inquieto: e nella tempesta si tacciono, ma passata quella, tornano fuori cantando e giocolando gli uni cogli altri. Similmente si vede che usano di cantare in sulla mattina allo svegliarsi; a che sono mossi parte dalla letizia che prendono del giorno nuovo, parte da quel piacere che è generalmente a ogni animale sentirsi ristorati dal sonno e rifatti. Anche si rallegrano sommamente delle verzure liete, vallette fertili, delle acque pure e lucenti, del paese bello.”

E’ un brano tratto dalleOperette morali questo Elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi, scelto da Sista Bramini che lo legge.

Questa Pillola di gioia è realizzata in collaborazione con la Federparchi nazionale. Le immagini sono della Federparchi, del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e di Ennio Boga, che ringraziamo.

Città Isaura

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