Folco Terzani torna a raccontare Tiziano alla “generazione di Greta”

Torna la voce di Tiziano Terzani, il suo racconto di una vita e di un’epoca fatto negli ultimi mesi di vita al figlio Folco. A lui Tiziano, e non ha nessun problema a raccontarlo, è apparso in sogno: “in una notte dei primi di novembre – scrive sul Corriere della sera – ho fatto un sogno e, strano a dirsi, nella chiacchierata con mio Babbo è stato lui a suggerirmi, sorridendo ma con una certa fermezza, di farne un libro digitale da far girare completamente gratis, come una sorta di regalo di Natale”. Sarà on line dal 7 dicembre sul sito www.vicinolontano.it, dell’Associazione che dal 2005 a Udine, in stretta collaborazione con la famiglia Terzani, organizza un Festival e assegna il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani.

Folco Terzani

(qui il filmato Di padre in figlio, delle Teche Rai, messo in onda da Rainews24 nel 2006, subito dopo la pubblicazione de La fine è il mio inizio)

Folco Terzani si è messo subito al lavoro, ha preparato una versione ridotta del libro edito da Longanesi nel 2006 e ha convinto la stessa casa editrice a mettere a disposizione di tutti questo e-book, con il compendio di alcune fotografie. Una nuova versione del libro che parla esplicitamente “alla generazione di Greta”.

«Ho cercato nel libro ciò che mi parla adesso, ora, e per farlo ho tolto il dettaglio storico, le parti sulla guerra nel Vietnam o racconti di viaggio pur molto belli. Volevo trarne una “pozione potenziata”, quella che ora ci può regalare serenità e distacco. Una visione talmente ampia che non sei più lì a vedere il bollettino quotidiano, come ci capita in questi mesi, ma ascolti il respiro, il senso di far parte di qualcosa di molto più grande, la natura. Penso che per mio padre oggi sarebbe questa la cosa giusta, fare in modo che anche i più giovani possano raggiungere il suo pensiero».

Nel 2006 avevo intervistato Folco Terzani, mentre ero al lavoro, con Paolo Aleotti, alla realizzazione del documentario Tutti i colori di una vita: Tiziano Terzani si racconta, per Raitre e Rainews24. Un’intervista intensa (qui il testo scritto integrale), con l’emozione di Folco più che visibile nel raccontare l’esperienza unica che aveva vissuto in quei mesi all’Orsign.

Verso la fine di questi tre mesi, quando lui era proprio debole, siamo arrivati al punto in cui io non avevo quasi più niente da chiedere. Mi sembrava di avere già sentito quello che volevo sentire, che lui avesse già detto più o meno tutto quello che contava. Certo la vita è lunga e uno potrebbe parlare per 70 anni, però non è necessario. Lui voleva tirare fuori l’essenza e l’essenza già c’era, per cui le domande erano quasi finite. E poi un giorno mi è venuta in mente un’ultima cosa: ero curioso, quando lo vedevo seduto lì in giardino, come non lo avevo mai visto, a passare delle ore guardando semplicemente i monti, le nuvole, l’erba, no? Ero curioso di capire: cosa vedeva? Cioè cosa lo interessava, guardando questo mondo, questa valle, quando in fondo, non succedeva molto…Non sapevo come formulare bene questa domanda, volevo cercare di vedere attraverso i suoi occhi, alloro gli ho detto una volta, ‘Ma allora babbo, cosa vedi, quando guardi il mondo?’ E questa domanda gli è piaciuta molto. Gli è piaciuta tanto che non mi ha risposto e ha detto: ‘Ci penso e poi ti risponderò ‘.”   Ma non voglio togliere l’emozione di ascoltare direttamente dalla sua voce, nel filmato, quale fu la risposta di Tiziano, con le ultime parole della sua vita.  (l.m.)

Questo sito contiene altri materiali delle Teche Rai su Tiziano Terzani: 1) L’intervista di marzo 2002 su Lettere contro la guerra; 2) l’incontro pubblico (l’ultimo) al Festival di Mantova 2002;  3) la sintesi in 12′ di Un altro giro di giostra; 3)

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Città Isaura

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