Gianni Rodari: Il campanello per i ladri

Pillola di gioia per bambini

Il signor Guglielmo abita nei boschi e ha molta paura dei ladri. Il signor Guglielmo non è ricco ma i ladri come fanno a saperlo? Pensa e ripensa, il signor Guglielmo ha deciso di scrivere un cartello e metterlo sulla porta: “Si pregano i ladri di suonare il campanello. Essi saranno lasciati entrare liberamente e potranno vedere con i loro occhi che qui non c’è proprio niente da rubare. (Di notte suonate a lungo, perché ho il sonno molto duro). Firmato: il signor Guglielmo.

Una notte si sente il campanello suonare. Il signor Guglielmo corre a vedere chi è. –Siamo i ladri! – sente gridare. – Vengo subito! – dice il signor Guglielmo -. Corre ad aprire la porta, i ladri entrano con la barba finta e la maschera sugli occhi. Il signor Guglielmo fa loro visitare tutta la casa e i ladri possono vedere che non c’è proprio niente da rubare, neanche un gioiellino grosso come un grano di riso. Brontolano un po’ e poi se ne vanno. “Benedetto quel cartello!” Pensa il signor Guglielmo. Adesso i ladri vengono spesso a trovarlo. Ce ne sono di tutte le qualità, alti piccoli magri grassi. Quando vede che i ladri sono poveri, il signor Guglielmo regala loro qualche cosa: un pezzo di sapone, una lametta per fare la barba, un po’ di pane e formaggio. I ladri sono sempre gentili con lui e prima di andarsene gli fanno un inchino.

da Gianni Rodari, Prime fiabe e filastrocche, Einaudi ragazzi, illustrazioni di Francesco Tullio Altan

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Città Isaura

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