Il nostro respiro nel Parco

“A me manca il respiro quando ho il compito di matematica” “A me quando c’è il compito di italiano”. “Quante specie di piante ci sono in questo parco?”

sentiero inaugurazioneGli alunni di una terza elementare della scuola Leopardi, le loro osservazioni e le loro domande di bambini curiosi sono stati essenziali, la nota più particolare dell’inaugurazione del Sentiero del respiro, nella Riserva Naturale di Monte Mario, sul percorso su cui sono stati fissati i cinque pannelli-totem su cui sono stati incisi gli otto articoli della Carta del respiro.  Presenti il presidente e il direttore generale della Federparchi, Luca Santini e Francesco Carlucci, il presidente Maurizio Gubbiotti e alcuni funzionari di RomaNatura, il gruppo dei bambini sono stati i veri animatori dell’iniziativa: curiosi, attenti, hanno seguito le letture di Alvaro Vatri e Elisabetta Pagnani e alcuni di loro hanno letto con le loro vocine al massimo del volume possibile alcuni articoli della Carta.

E, arrivati senza troppa fatica in cima alla salita, da cui si gode un panorama come pochi, con il Cupolone che pare a portata di mano, hanno seguito le poche ed essenziali istruzioni di Silvia Biferale, terapeuta del respiro, per poter ascoltare ciascuno (forse per la prima volta con tanta attenzione) il proprio respiro. Rendendosi conto personalmente di come ci accorgiamo di questa nostra risorsa solo quando abbiamo l’impressione che ci manchi. E di quanto la voce stessa sia un prodotto del respiro, con quella originalità individuale che ci distingue da ogni altro individuo come le impronte digitali.

Affinando in un breve lasso di tempo molto breve l’arte dell’ascolto di se stessi, hanno scoperto quanto il nostro respiro sia parte di un respiro più vasto, quello degli altri esseri e della Natura di cui tutti siamo parte.

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Città Isaura

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