Patrizia Stefanini: il tocco della fisica

Forse già lo percepivo, mentre mi trovavo nella pancia di mia madre, il respiro. Non il mio, quello di mia sorella gemella, lì accanto a me. Sento di aver voluto nascere due settimane prima del previsto, così che anche lei ce la facesse, di piedi, già un po’ cianotica ma viva e sana. Che sollievo!

Ed eccomi, subito pronta a giocare, a correre, a tuffarmi nella vita. Dinamismo che ancora mi appartiene, forza positiva di questa incarnazione, che mi ha portato ad occuparmi in seguito degli altri. Attraverso il tocco.
Inizia così il contributo di Patrizia Stefanini, dal titolo “In viaggio tra Oriente ed Occidente” in Il senso del respiro. Nella sua esperienza di vita e di formazione, fra Milano e Pavia, Patrizia ha unito la passione per la fisica, con gli studi e la laurea in fisica e la specializzazione in fisica medica, e quella per le pratiche spirituali e le arti marziali.  Le due passioni, percorsi inizialmente paralleli del suo viaggio, hanno trovato una sintesi, a partire dal 1983, nella pratica e nell’insegnamento dello shiatsu.
La vita – scrive ancora nel suo intervento – ha sfumature infinite, si coniuga così bene col respiro, che per me è sinonimo di soffio vitale. Dal Prana al Ki, dall’India con lo yoga al Giappone dell’aikido e dello shiatsu.
E lo studio della Fisica conferma quanto questo movimento, alternanza di ‘in’ e ‘out’, sia un linguaggio adeguato a spiegare i sistemi viventi. Così come vibrazione e impermanenza.”

Fra i suoi articoli accademici più rilevanti c’è quello pubblicato sulla rivista JAMS, Journal of Acupuncture and Meridian Studies (“Modelling Meridians within the Quantum Field Theory”), scritto con due prestigiosi fisici, Larissa Brizhik e Giuseppe Vitiello, sulla correlazione fra la mappa dei meridiani, elementi essenziali del corpo umano per la medicina orientale, e la teoria dei quanti.

Patrizia Stefanini ha fondato le sedi di Milano e Firenze dell’Istituto Europeo di Shiatsu, una delle prime scuole di shiatsu nel nostro continente, sviluppando l’hadoshiatsu, uno Shiatsu “europeo”, capace di combinare elementi delle culture orientale e occidentale. “Un aspetto teorico e pratico – come spiega ai suoi allievi – è non pensare che si sta cercando di risolvere un sintomo ma si sta contattando un essere umano, perfetto comunque così com’è.”
“Dentro al Cuore – scrive ancora in Il senso del respiro – c’è il respiro di Luce. Dentro al luogo che riconosco come l’ideale centratura del mio corpo-spirito scopro gratitudine e commozione per aver potuto e ancora potermi arricchire di esperienze di tocchi, che veicolano infiniti respiri. Respiri di esseri unici che mi fanno trascendere l’apparenza, permettendomi di scorgere la bellezza dell’invisibile. Invisibile agli occhi ma non ad un cuore vibrante.”

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Città Isaura

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