Rianimare. La corrispondenza da un ospedale di Marta Foggini

Le urla strazianti di una donna in travaglio: il respiro che si sforza al massimo di coordinarsi con la muscolatura del diaframma. «Spingi, spingi!» Ma lei non ce la fa più. È da due giorni che ha le contrazioni. È insofferente ed esausta, non riesce proprio più a spingere, non vuole più soffrire. Anche il ginecologo e l’ostetrica hanno ultimato le loro risorse: «basta, passiamo al taglio cesareo, chiamiamo l’anestesista».

Comincia così il capitolo “Ri-animare. Corrispondenza da un ospedale” scritto da Marta Foggini per Il senso del respiro.
Nel progettare il puzzle di argomenti e di autori che avebbero dato vita al libro abbiamo pensato di coinvolgere qualcuno che conoscesse da vicino, quotidianamente, un’esperienza molto particolare e che in questo periodo è stata al centro dei riflettori dei media: quella di chi decide, in situazioni di emergenza, di sostenere il respiro umano con l’aiuto di una macchina che svolge artificialmente la funzione dei polmoni, respirare.
Quando ho chiesto a Marta Foggini, un’amica di Salò che da anni svolge questa professione, si è prima stupita, quasi ritraendosi (“Non ho mai scritto nulla, non credo che ci riuscirei”) poi pian piano si è lasciata convincere e si è cimentata in un’attività che sentiva estranea e che ha così riassunto nella sua breve nota biografica: “Con un interesse saltuario per le arti figurative mai avrebbe pensato di partecipare a uno scritto”. Invece, con un parto altrettanto difficile di quello descritto nelle prime righe, è riuscita a raccontare sensazioni, emozioni legate al “mistero inafferrabile che non si vuol far spiegare”, con cui lei e i suoi colleghi hanno a che fare tutti i giorni. E’ stata l’unica che, per ragioni evidenti, ha avuto il nostro permesso di curatori a far riferimento esplicito al virus con cui tutti abbiamo a che fare da febbraio 2020 e che abbiamo volutamente lasciato fuori dai temi trattati nel libro.

Marta, che ha vissuto con entusiasmo l’esperienza della pubblicazione di questo libro, e con un’inattesa e improvvisa notorietà nelle zone dove vive e lavora (Salò e Gavardo, in provincia di Brescia) è stata anche tra i lettori del video della Carta del respiro e tra gli autori presenti a Torino Spiritualità. (l.m.)

[wl_navigator][wl_faceted_search]

Città Isaura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *