IL PRIMO GIORNO DI ISAURA SECONDO GALEANO

Eduardo Galeano, il primo scrittore da me intervistato, con una bella amicizia coltivata per quasi vent’anni da quell’incontro del 1996, mi aveva personalmente autorizzato, nel 2014, a riprendere, per il sito elbadipaul, ogni pagina che avessi scelto dal suo libro I figli dei giorni, una per ogni giorno dell’anno.

Il sito non è più quello, ma la gioia di trascriverlo e condividerlo con il suo permesso resta intatta.

23 aprile (Giornata mondiale del Libro, data della fondazione della Città di Isaura)

Sono tutte storie

Oggi, Giorno del libro, vale la pena di ricordare che la storia della letteratura è un eterno paradosso.

Qual è l’episodio più popolare della Bibbia? Adamo ed Eva che mordono la mela. Nella Bibbia non c’è.

Platone non ha mai scritto la sua famosa frase: “Solo i morti hanno visto la fine della guerra”.

Don Chisciotte della Mancia non ha mai detto: “Abbaiano, Sancio, è segno che stiamo cavalcando.”

Non è mai stata detta o scritta da Voltaire la sua frase più famosa: “Non sono d’accordo con ciò che dici, ma difenderei fino alla morte il tuo diritto di dirlo”.

Georg Friedrich Hegel non ha mai scritto: “Grigia è la teoria, verde è l’albero della vita”.

Sherlock Holmes non ha mai detto: “Elementare, mio caro Watson”.

In nessuno dei suoi libri o dei suoi pamphlet Lenin ha scritto: “Il fine giustifica i mezzi”.

Bertolt Brecht non è l’autore della sua poesia più celebre: “Per primi portarono via i comunisti/ma a me non importò/ perché io non ero comunista…”

Jorge Luis Borges non è l’autore della sua poesia più conosciuta: “Se io potessi vivere nuovamente la mia vita/nella prossima cercherei di non commettere più errori.”

 

 

Città Isaura

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